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Firmato l’Accordo interconfederale regionale sui premi di risultato e sul welfare aziendale nell’artigianato piemontese

Confartigianato Imprese Piemonte, unitamente alle altre Confederazioni artigiane e a Cgil, Cisl, Uil, ha firmato in data 26 gennaio 2017, l’Accordo interconfederale regionale sui premi di risultato e sul welfare aziendale nell’artigianato piemontese.

Maurizio Besana, Presidente Confartigianato Imprese Piemonte, ha dichiarato: “Frutto dell’ormai consolidato sistema di relazioni sindacali dell’artigianato piemontese, l’accordo si innesta nel percorso avviato dalle Organizzazioni Artigiane e dalle rappresentanze dei lavoratori per un rinnovato impegno al rafforzamento e qualificazione della contrattazione regionale di categoria e delle prestazioni erogate dall’EBAP a lavoratori e aziende”.

La legge di Bilancio 2017 (ex Legge di Stabilità) confermando la normativa introdotta lo scorso anno e l’aliquota fissa al 10%, amplia la detassazione sul salario di produttività e interviene sull’importo massimo dei premi e sulle soglie di reddito degli aventi diritto, con numerose novità rispetto alla possibilità di percepire i premi sotto forma di benefit. 

Si tratta in sostanza di un provvedimento che permette alle imprese di erogare beni servizi o prestazioni che non rientrano nella base imponibile della retribuzione del lavoratore. 

Ricordiamo che le voci di salario fiscalmente agevolabili in base alla legge, sono quelle legate a “incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili” sulla base di criteri definiti dal decreto ministeriale del 25 marzo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 maggio 2016, e alle “somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa”. 

Inoltre la legge prevede anche la possibilità di trasformare le somme riconosciute per la produttività in servizi di welfare aziendale: in questo caso, le somme non contribuiscono alla formazione del reddito, e non si applica nessuna tassazione nemmeno quella agevolata. 

Il premio di produttività può arrivare fino a 3 mila euro annui e  può essere concesso a dipendenti con reddito fino a 80 mila euro annui. Nel caso in cui l’impresa preveda la partecipazione dei lavoratori all’organizzazione del lavoro, il premio sale a 4.000 euro.

I datori di lavoro che intendono istituire un premio di risultato, avvalendosi dell’Accordo regionale sottoscritto il 26 gennaio 2016, dovranno inviare una comunicazione scritta ai lavoratori e al Comitato Bilaterale Regionale sulla Produttività, costituito da Confartigianato, Cna, Casa e Cgil, Cisl, Uil, con i contenuti e secondo le modalità previste dall’accordo medesimo.

Il datore di lavoro, concluso il periodo di riferimento previsto, e nei tempi tecnicamente necessari per la verifica dei risultati, darà ai lavoratori informazione scritta sulle risultanze del premio. Tale comunicazione sarà tempestivamente trasmessa anche al Comitato Bilaterale Regionale sulla Produttività.

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